I Juke-Box degli Anni Quaranta e Cinquanta, caratteristiche e storia di questi coloratissimi e allegri cimeli di arte vintage
I juke box nati negli Anni Quaranta hanno fatto divertire milioni di persone ed ora sono divenuti oggetti d'arte ricercatissimi dai collezionisti che fanno follie per entrare in possesso della magica macchina, capace di regalare musica e suggestioni.
Parliamo dei mitici apparecchi d'epoca che s'illuminano di rosso, verde, giallo, arancione e di tutte le altre tonalità associate all'allegria, pensati per accogliere decine e decine di dischi 78 giri.
Negli Anni Cinquanta arrivano poi i 45 giri ed anche i juke box si adeguano all'enorme successo del nuovo modo d'ascoltare la musica.
Gli apparecchi riservati ad una fortunata élite si diffondono in maniera prodigiosa, prima negli Stati Uniti ed in seguito nel nostro paese.
I nuovi modelli consentono una maggiore varietà di brani, che arriveranno fino a duecento, ma al contempo il loro design si adegua alla società dei consumi di massa, semplificandosi in maniera evidente.
Un immenso dolore per gli appassionati del jukebox, tanto dal punto di vista musicale quanto estetico, dal momento che i grandi apparecchi con arcobaleni di colori lasciano spazio a juke box più essenziali, per alcuni meno kitch e per altri decisamente meno artistici.
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Come funziona un Juke-Box
Entriamo dentro una di queste macchine per esaminare il funzionamento meccanico dei suoi componenti
La scommessa relativa alla realizzazione tecnica di un juke-box era all'epoca della sua nascita davvero ambiziosa: si doveva infatti creare una macchina in grado di accettare monete, e consentire successivamente ai clienti di selezionare delle canzoni specifiche e poi riprodurle in modo pulito e ad un volume sufficiente a raggiungere aree di grandi dimensioni.
Gli antenati del jukebox: fonografi e Nickel-in-the-slot
Lo straordinario successo delle prime rudimentali macchine automatiche che rivoluzionarono il modo di ascolare la musica
Un celebre antenato del jukebox, il fonografo è nato da un idea di Thomas Edison: queste macchine lavoravano su cilindri di cera scanalati, in cui le scanalature rappresentavano le registrazioni.
Mentre il cilindro ruotava, un ago tracciava le scanalature e vibrava per riprodurre suoni sui cilindri: sistanzialmente si utilizzava un procedimento del tutto simile ai moderni dischi in vinile.
Gli anni del boom dei Jukebox
L'importanza storico-culturale del jukebox nella società del dopoguerra: stili e design di un icona generazionale
Nonostante il macigno della Grande Depressione, in quel periodo i costruttori di jukebox non si diedero per vinti e proseguirono la produzione: se negli anni 30 si registrano in tutto 25 mila macchine negli Stati Uniti, dieci anni dopo si contavano oltre 300 mila esemplari.
I Jukebox di ultima generazione
I juke-box moderni sono collegati a internet per attingere da un catalogo sterminato di canxzoni disponibili, scattano foto e postano sui social
Il jukebox di oggi è inevitabilmente ispirato alle linee moderne e sostenibili, la versione contemporanea infatti ha la forma di un elegante box montato a parete in cui si può interagire attraverso un touchscreen che consente di scegliere tra le infinite canzoni memorizzate su un disco rigido.
Il Juke Box, l'immortale simbolo di un epoca
La Storia del Juke Box, com'è nato e tutte le sue evoluzioni che lo hanno reso uno dei simboli di un intera generazione
Il juke box, l'apparecchio per ascoltare i dischi preferiti dopo aver inserito la moneta nella fessura, è una delle icone degli Anni Cinquanta, ma la sua storia è ben più antica.
Un antenato del juke box va rintracciato nel fonografo a gettone che venne posizionato nel Palais Royal Saloon nel lontano 1889, un innovativo strumento che permetteva d'ascoltare la musica, per la modica cifra di un nichelino.
Juke Box da Collezione
Quotazioni e caratteristiche dei juke-box più ricercati da appassionati e collezionisti.
Negli Anni Cinquanta, all'apogeo della loro carriera, i juke box costavano quanto un'automobile ed il trascorrere del tempo ne ha accresciuto ulteriormente il valore.
I juke box più prezioso sfiorano, infatti, la quotazione di 50.000 euro e non mancano i collezionisti che sono disposti ad investire cifre significative per entrare in possesso dell'antica "scatola per ballare".
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